Il piano di lavoro della cucina: quale scegliere?

MONTELLA DOMUS ARREDO • 21 novembre 2024

Il piano di lavoro della cucina: quale scegliere?   

Dal laminato al marmo, passando per i quarzi, i sintetici, l’acciaio o la ceramica: il piano di lavoro è una componente fondamentale da scegliere quando si progetta una cucina e non esiste un materiale che in assoluto possa essere considerato il migliore.

Dal piano di lavoro ci si aspetta grandi prestazioni e deve coniugare diverse funzioni:

Resistenza: Deve essere resistente a graffi, tagli, calore e umidità, poiché sarà esposto a coltelli, pentole calde, liquidi e prodotti chimici usati per la pulizia.

Igienicità: Essendo a contatto diretto con il cibo, deve essere facile da pulire e non assorbire liquidi o odori, evitando la proliferazione di batteri.

Durabilità: Un piano di lavoro di qualità deve durare nel tempo, senza deteriorarsi rapidamente con l’uso quotidiano.

Versatilità: Deve poter servire come superficie per la preparazione del cibo, ma anche per altri usi, come piano d’appoggio per i piccoli elettrodomestici, contenitori e piatti.

Estetica: Deve adattarsi allo stile della cucina, integrandosi bene con i mobili, gli elettrodomestici e l'arredamento generale.

La struttura interna di un top può variare in base al materiale utilizzato, ed è fondamentale per garantire robustezza, durata e resistenza alle sollecitazioni quotidiane. Si definiscono a tutta massa i piani costituiti da un unico blocco di materiale omogeneo, che può essere naturale o artificiale. Tra questi materiali rientrano: le pietre, i conglomerati, il solid surface, il gres porcellanato e la pietra sinterizzata. Invece i piani rivestiti sono chiamati cosi’ perché composti da un supporto strutturale (solitamente un pannello in truciolare ) rivestiti da uno strato protettivo (es. fogli di cellulosa, carta melamminica ecc.) , questo strato protegge il piano da acqua, vapore e altre sollecitazioni esterne, tra questi troviamo il laminato Hpl e il fenix. Il supporto può variare in base allo spessore richiesto e alla resistenza desiderata. Alcuni materiali sono più leggeri e adatti a spessori sottili, altri, come il truciolare, offrono una buona stabilità. L’ Acciaio inox, invece è generalmente cavo, formato da lamiere d'acciaio piegate e modellate per ottenere la forma desiderata, talvolta anche integrando il lavello nella struttura. Per dare robustezza al piano, viene generalmente applicato un telaio di supporto, spesso in materiale ligneo.

Ciascun materiale ha quindi specifiche caratteristiche tecniche, che influenzano la scelta in base all'estetica, alla praticità e alla destinazione d'uso del piano di lavoro, nonché al budget.

Quindi quale materiale migliore scegliere tra:

1.LAMINATO TRADIZIONALE

Il Laminato è costituito da un agglomerato di legno idrorepellente, rivestito da uno strato idrorepellente ad alta pressione, disponibile in svariate finiture: tinte unite, effetti legno, effetti pietra, lisci o ruvidi.

Tra i piani in laminato bisogna distinguere tra bordo ABS (squadrato) e bordo Postformato (stondato)

Pro: Costo contenuto, facile da pulire, molto resistente ai graffi.

Contro: Meno resistente al calore diretto e può gonfiarsi se esposto a infiltrazioni d'acqua

CONSIGLI DI MANUTENZIONE:

Per la pulizia basta utilizzare un detergente neutro, o detersivo per i piatti delicati , acqua calda e un panno morbido per risultati migliori. No a creme o polveri, acidi o sbiancanti che possono essere abrasivi, mentre per le macchie ostinate utilizzare una pasta lievemente abrasiva fatta di bicarbonato di sodio ed acqua, bagnare un panno morbido nel composto e strofinare con movimenti dolci e circolari soprattutto sull’area interessata. Solventi organici come acetone, alcol etilico, soluzioni al 10% d’aceto, possono essere impiegate per rimuovere impronte ostinate come l’inchiostro o il calcare. In ogni caso ricordarsi sempre di risciacquare e asciugare il piano. Non tagliare oggetti direttamente sul piano ma utilizzare sempre un tagliere o una protezione.



2. HPL (High Pressure Laminate)

L’HPL (cioè laminato ad alta pressione)  è la versione evoluta del laminato, è composto da un pannello in fibra di legno idrorepellente rivestito con numerosi strati (da cui il termine stratificato) , di carta impregnati con resine termoindurenti e compattati attraverso l’azione combinata di calore (140°/150°) e alta pressione.

Un particolare tipo di piano in laminato Hpl è quello Unicolor, cosi’ chiamato perché gli strati superficiali, quelli interni e i bordi del pannello in fibra di legno sono dello stesso colore.

Pro: Più resistente del laminato tradizionale, resiste all’acqua, ai  graffi, urti e al calore fino a 180°. Facile da pulire, resistente alle macchie e alla corrosione. Con questo materiale è possibile realizzare anche il lavello integrato o scegliere un lavello filotop o sottotop .

-Disponibile in diverse colorazioni, anche imitazioni di altri materiali come il marmo o il legno.

Contro: Anche se più resistente, può danneggiarsi con esposizioni eccessive a calore eccessivo o liquidi persistenti.

In ogni caso non presenta veri e propri svantaggi

CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE:

Per la pulizia basta utilizzare un detergente neutro, acqua calda e un panno morbido, per risultati migliori. No a creme o polveri, acidi o sbiancanti che possono essere abrasivi, mentre per le macchie ostinate utilizzare una pasta lievemente abrasiva fatta di bicarbonato di sodio ed acqua, bagnare un panno morbido nel composto e strofinare con movimenti dolci e circolari soprattutto sull’area interessata. In ogni caso ricordarsi sempre di risciacquare e asciugare il laminato. Solventi organici come acetone, alcol etilico, soluzioni al 10% d’aceto, possono essere impiegate per rimuovere impronte ostinate come l’inchiostro o il calcare. Non tagliare oggetti direttamente sul piano ma utilizzare sempre un tagliere o altre protezioni.



3. FENIX

Il Fenix NTM® è un materiale innovativo, ottenuto attraverso l'uso di nanotecnologie. Si tratta di un laminato di ultima generazione, realizzato con pannelli in fibra di legno idrorepellente e rivestito con carta pigmentata trattata con resine acriliche di nuova generazione. Questo conferisce al materiale caratteristiche all'avanguardia, tra cui un'elevata resistenza, un aspetto estetico opaco e raffinato, nonché una superficie anti-impronta. Inoltre, è piacevole al tatto grazie al suo effetto soft- touch, disponibile in una vasta gamma di colori e finiture anche metalliche Fenix NTA®.

Pro: - Superficie anti-impronta, estetica opaca e vellutata morbida al tatto

 - Idrorepellente, antimuffa e antistatico.

- Auto-riparazione dei micro-graffi grazie alle nanotecnologie, i piccoli graffi superficiali possono essere riparati applicando calore, come quello di un panno caldo o una spugna abrasiva leggera.

-Facile da pulire grazie alla sua superficie non porosa respinge liquidi e sporcizia.

-Alta attività di abbattimento della carica batterica, idrorepellente e antimuffa.

Contro: - Sensibilità al calore, sebbene il Fenix sia resistente al calore, può essere sensibile a temperature molto elevate. Non è consigliato appoggiare pentole o padelle bollenti direttamente sul top senza protezioni.

-Riparazioni limitate ai micro-graffi mentre i graffi più profondi non sono riparabili facilmente

-Sensibilità all'abrasione prolungata infatti se sottoposto a uso intensivo e abrasioni continue, potrebbe perdere un po' della sua finitura opaca originale.

-Prezzo più elevato rispetto ai laminati tradizionali.

CONSIGLI PER LA  MANUTENZIONE:   

Per la pulizia quotidiana dei top in fenix, , utilizzare un panno morbido con sgrassatore oppure un comune detergente da cucina o anche solo un panno inumidito in acqua calda, infine asciugare con un panno pulito per evitare i depositi di calcare. Evitare le spugnette abrasive e le pagliette metalliche, così come i prodotti a base di creme abrasive o i detersivi in polvere.

 Per i micro-graffi, basta usare un ferro da stiro applicato sopra un panno umido in corrispondenza dell’area interessata.


4. CONGLOMERATI DI QUARZO

I vari materiali conglomerati vantano durezza, resistenza e minore impatto ambientale, infatti sono composti da frammenti di materiali lapidei che vengono ridotti in polvere e poi lavorati, insieme a cariche minerali, resine e pigmenti, tramite un procedimento di vibrocompattazione sottovuoto

E’ possibile realizzare con questi materiali anche il lavello integrato, filotop o sottotop

Tra i conglomerati di Quarzo, troviamo : l’OKITE e il SILESTONE

-OKITE

Contiene fino al 93% di quarzo (selezionato per durezza e provenienza da fonti rinnovabili), con aggiunta di resina poliestere e pigmenti naturali.

-SILESTONE

Costituito da oltre il 94% di quarzo naturale, con aggiunta di resine che ne aumentano l’impermeabilità , riducendo il rischio di macchie.

Pro: Sono entrambi straordinariamente duri e resistenti ai graffi, macchie e calore.

- Non porosi, quindi igienici, grazie ad una protezione antibatterica attiva e ecocompatibili.

- Composti da minerale, hanno il vantaggio di avere un minore impatto ambientale  

Contro: Più costosi del laminato e posso essere vulnerabile al calore diretto (necessario l'uso di sottopentole).

CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE:

Per la pulizia quotidiana dei conglomerati di quarzo  non è necessario alcun prodotto particolare; utilizzare un panno morbido con sapone neutro ed acqua calda per mantenere la naturale bellezza e brillantezza. Per le macchie ostinate si puo’ usare una spugnetta umida non abrasiva con un detergente per cucina (sgrassatore), risciacquare e poi asciugare con un panno pulito. No a prodotti come: candeggina, prodotti alcalini, solventi.



5. GRES PORCELLANATO E PIETRE SINTERIZZATE

Anche se non identici per composizione, hanno delle caratteristiche simili, sono sottili, a tutta massa, estremamente compatti e non porosi

Naturali al 100% non contengono sostanze nocive e sono riciclabili

-Gres

Tra i materiali ceramici, il gres è quello che offre le migliori prestazioni, si ottiene da una miscela di argille e feldspati pregiati, sottoposti a un processo di cottura ad alte temperature (oltre i 1200° C). Il risultato è un prodotto con superficie vetrificata e percio’ completamente idrorepellente.

Pro: -Resistente al fuoco e alle alte temperature, ai graffi, agli acidi e alle macchie e ai raggi UV

- Compatibile con le sostanze alimentari in quanto non rilascia elementi in soluzione e non consente l’insorgenza di muffe, batteri e funghi

-Esteticamente versatile per i diversi utilizzi nell’arredo

Contro: Prezzi piu’ elevati, inoltre è un materiale più fragile ai bordi.

-Le Pietre sinterizzate

I materiali sinterizzati , anch’essi a base di materie prime naturali, sono cosi’ chiamati per il tipo di produzione chiamata sinterizzazione : la pietra naturale viene ridotta in polveri finissime, che vengono poi sottoposte a un trattamento termico a 1200° C (inferiore a quello di fusione) aggregandosi tra loro fino a diventare un materiale estremamente compatto. Naturale al 100% non contengono sostanze nocive e sono riciclabili. 

I top in pietra sinterizzati non richiedono alcuna manutenzione di ripristino negli anni, a differenza delle pietre naturali che devono essere trattate con un protettivo per migliorarne la resistenza alle macchia.

Tra le pietre sinterizzate, troviamo: il DEKTON, il LAPITEC, il NEOLITH e il LAMINAM

-Dekton

Materiale estremamente compatto, trattasi di una sofisticata miscela di materie prime utilizzate per fabbricare vetro, porcellanati di ultima generazione e superfici in quarzo. Prodotto per tecnologia “TSP” tecnologia  di sinterizzazione delle particelle, un processo che consiste nell’accelerazione delle mutazioni metamorfiche a cui è sottoposta la pietra naturale per migliaia di anni in condizioni di alta pressione e temperatura elevata.

Pro: Massima resistenza al calore fino a piu’ di 210°C, infatti pentole e utensili caldi possono essere poggiati direttamente sulla superficie senza pericolo di danni.

-Grande resistenza anche  ai graffi, alle macchie e alla corrosione (anche da parte di acidi forti ).  

Il Dekton è la superficie con maggiore resistenza ai graffi  tra quelle presenti sul mercato, anche l’incisione di un coltello non danneggerà il piano.

Contro: Costo piu’ elevato che puo’ incidere notevolmente sul budget complessivo della cucina. In ogni caso non presenta veri e propri svantaggi.

-Lapitek

E’ una pietra sinterizzata  innovativa “a tutta massa”, composto da materie prime naturali, senza aggiunta di resina o derivati del petrolio. Ha un aspetto “lapideo” e una densita’ particolarmente elevata.

Pro: Formato in grandi lastre, coniuga il pregio estetico alle grandi dimensioni ed alle elevatissime proprietà fisico meccaniche, unendo le potenzialità del porcellanato tecnico con la consistenza, la lavorabilità, l’eleganza e la naturalezza dei colori e delle finiture tipiche della pietra naturale.

-Non poroso, non assorbe, non si macchia è resistente all’insediamento di muffe e batteri

-E’ un prodotto incorruttibile dal tempo e dagli agenti atmosferici, inattaccabile da acidi e solventi, durissimo, resistente all’urto e all’abrasione, incombustibile antigraffio e resistente all’azione degradante dei raggi UV

-Eco-compatibile, viene prodotto rispettando l’ambiente e il consumatore essendo privo di resine e derivati del petrolio,

- E’ autopulente e antibatterico grazie al trattamento BIO-CARE a base di biossido di titanio

Contro: Costo piu’ elevato che puo’ incidere notevolmente sul budget complessivo della cucina.  In ogni caso non presenta veri e propri svantaggi

-Neolith

Neolith è un materiale naturale al 100%, a base di minerali provenienti da granito (quarzo e feldspato), che conferiscono durezza e resistenza alla superficie, minerali di vetro e ossidi naturali, per le caratteristiche cromatiche.

Pro: impermeabile, resistente ai graffi e alle alte temperature

-Eco-sostenibile,

-Facile da pulire e riciclabile al 100%

Contro: Costo piu’ elevato che puo’ incidere notevolmente sul budget complessivo della cucina. In ogni caso non presenta veri e propri svantaggi

-Laminam

Laminam è un'altra pietra sinterizzata, che utilizza una miscela di argilla, feldspato e quarzo. E’ composto da materie prime totalmente naturali e riciclabili, tipiche del grès porcellanato

Pro: grazie all’esclusivo processo tecnologico con cui è prodotte, offre  performance d’eccezione in diversi ambiti dell’edilizia oltre all’arredamento e interior design, infatti puo’ essere utilizzato anche per esterni come rivestimento nella riqualificazione di facciate di edifici con risultati ottimali nel risparmio energetico.

-Elevata resistenza alle sollecitazioni meccaniche, ai prodotti chimici, all’usura, ai graffi, all’abrasione profonda e alla flessione

-Facilmente igienizzabili, sono resistenti al gelo, al fuoco, alle muffe, all’azione dei raggi UV infatti le caratteristiche e le proprietà cromatiche delle lastre sono inalterabili immutate nel tempo

-Eco-sostenibile essendo composto da materie prime naturali, mediante tecnologia sostenibile e interamente riciclabili

Contro: Costo piu’ elevato che puo’ incidere notevolmente sul budget complessivo della cucina. In ogni caso non presenta veri e propri svantaggi

Le caratteristiche estetiche e prestazionali sia del grès che delle pietre sinterizzate date dalle grandi dimensioni delle lastre, consentono piena libertà di progettazione senza dover ricorrere necessariamente a tagli e giunzioni.

Inoltre tutti questi materiali sono utilizzati anche per alzatine, ante di cucine, o per rivestire lo spazio tra basi e pensili. Infine consentono di integrare elementi quali piastre a induzione, piani cottura tradizionali e lavelli, a filo top o anche sottotop.

CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE:

Sia il Gres che le pietre sinterizzate, sono impermeabili, igieniche  e di facile pulizia.

Grazie alla loro bassissima porosità, sono superfici altamente resistenti sia alle macchie di uso domestico, sia all’azione di agenti chimici, si puliscono con estrema facilità mantenendo inalterate le caratteristiche della superficie anche dopo un uso intensivo e una pulizia frequente. Per la pulizia quotidiana, si raccomanda l’utilizzo di acqua e saponi neutri e anche se presentano un’altissima resistenza ai prodotti chimici aggressivi, si raccomanda comunque di limitare l’uso di questi prodotti e di non permettere un contatto prolungato con la superficie. 

Caratteristica comune è la resistenza al calore, diversamente dagli agglomerati di quarzo, in cui il legante è una resina.

6. RESINE ACRILICHE O SOLID SURFACE   Sono  cosi’ identificati i materiali a base di minerali e resine acriliche. Si tratta di un materiale composito, formato da minerali naturali come il tri-idrato di alluminio e resina con aggiunta di pigmenti colorati.

Plasmabile tramite il calore ed estremamente duttile, puo’ essere prodotto in fogli o colato in appositi stampi, dando vita a piani di lavoro di grandi dimensioni, lineari o stondati, anche con lavelli integrati e senza giunzioni visibili.

-Il Corian®:

Primo tra questi prodotti è stato il CORIAN (1967); in seguito, allo scadere del brevetto, sono stati immessi sul mercato altri materiali con proprietà simili.

Il  Corian® è composto per circa 1/3 da resine acriliche e per 2/3 da minerali naturali in particolare triidrato di alluminio ricavato dalla bauxite con cui si produce l’alluminio . E’ un materiale solido, omogeneo, non poroso e puo’ essere installato con giunzioni invisibili, per questo è igienico e non consente la formazione di funghi e batteri.

-Hi-Macs

Pietra acrilica a tutta massa, è composta da minerali, pigmenti naturali e materiali acrilici. Disponibile in diversi colori anche con effetti tipo marmo, è termoformabile e consente di realizzare elementi di grandi dimensioni anche di forma scultorea e continui, come se fossero ricavati in un unico blocco di materiale.

Pro:  il piu’ grande vantaggio è quello di essere ripristinabile, in caso di piccoli segni di abrasioni  o graffi grazie all’uso di una crema abrasiva delicata e una spugnetta, cosi’ da recuperare l’aspetto originario.  In presenza di danni piu’ importanti, in molti casi possono essere riparati sul luogo

-Estremamente compatto, è privo di porosità, igienico, non consente la formazione di funghi e batteri  si lava facilmente

-Eco-compatibile, atossico e riciclabile, disponibile in vari colori e forme

-Molto versatile nel design, utilizzato in molteplici ambiti

Contro: Poco resistenti al calore e ai graffi rispetto ad altre opzioni.

CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE:

Per pentole roventi usare sempre un sottopentola o altro tipo di protezione termica. Per eventuali piccoli segni di abrasione e graffi il materiale puo’ essere rigenerato attraverso l’uso di una crema abrasiva . Per la pulizia, usare un panno umido con un normale detergente o una leggera crema abrasiva. Per macchie piu’ persistenti come olio, grassi, caffè succo di limone ecc. si puo’ utilizzare un composto di candeggina e acqua o un detergente a base di ammoniaca, poi da sciacquare e pulire con un panno umido .

E’ importante sottolineare che molti danni dovuti ad urti, calore o prodotti chimici possono essere riparati solitamente sul luogo, ridando integralmente alla superficie il suo aspetto originale, regolare ed igienico.



6. LAPIDEI (MARMI – GRANITI)

I marmi, i graniti e le pietre sono materiali naturali ed è quindi possibile che le lastre, anche se provenienti dallo stesso luogo, presentino delle differenze di tonalità e di venatura. A causa della loro porosità naturale questi materiali, se non usati adeguatamente, possono macchiarsi . I materiali lapidei possono modificarsi acquisendo un aspetto che li rende tanto piu’ preziosi e unici quanto piu’ mostreranno i segni del tempo.

-Marmi:

I marmi sono rocce metamorfiche, soggette a varie trasformazioni prima di divenire marmo. Caratteristica del marmo è la lucidità e maggiori sono le dimensioni dei cristalli che lo compongono, maggiore è la lucidità e quindi il pregio estetico. Il colore dipende dalla presenza di impurità minerali (argilla, ossidi di ferro ecc.) all’interno della roccia originaria. I marmi bianchi per esempio, derivano da rocce calcaree prive di impurità. Di grande pregio estetico, nelle sue infinite declinazioni, puo’ essere utilizzato sia in ambienti moderni che tradizionali.

Pro: Esteticamente elegante e naturale, unico nel suo aspetto. Resistente al calore.

-Materiale compatto di media durezza e facilmente lucidabile.

Contro: Poroso, soggetto a macchie e usura nel tempo, evitare sostanze acide (limone, aceto),perché possono rovinare la pellicola protettiva.

-Richiede manutenzione regolare.

 -Graniti:

Come i marmi, sono pietre naturali, composti da minerali di elevata durezza . Anch’essi facilmente lucidabili, vengono trattati con sostanze specifiche per ridurre il rischio di assorbimento di sostanze. Meno pregiati dei marmi, ma possiedono colorazioni piu’ accese rispetto ai marmi.

Pro: Resistente all’abrasione, non poroso e facile da mantenere

- Resistente al calore e ai graffi.

Contro: Opzione piu’ costosa e può avere una gamma limitata di colori rispetto ai materiali artificiali.

CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE:

MARMI non temono il calore ma possono graffiarsi a causa della struttura calcarea , non risultano particolarmente resistenti a urti e abrasioni. Evitare di trascinare oggetti sul piano e nelle normali operazioni in cucina, si consiglia l’utilizzo di un tagliere o sottopentola. Evitare pagliette metalliche, sostanze abrasive e detersivi in polvere. Evitare detergenti aggressivi, e fare attenzione a sostanze acide e oleose (cola, caffè, vino, limone ecc.) che possono opacizzare o macchiare le superfici.

Per la pulizia è consigliabile l’uso di detergenti neutri, non alcalini, specifici per marmi, no a prodotti abrasivi.

GRANITI non temono il calore e sono difficili da scalfire . Evitare l’uso di detergenti calcarei o abrasivi, come candeggina e ammoniaca.

 Per la manutenzione e la pulizia è consigliabile l’uso di detergenti neutri diluiti in acqua e di cere specifiche per graniti.

ATTENZIONE AD URTI DI OGGETTI PESANTI CHE IN TUTTI I CASI POTREBBERO SCALFIRE SUPERFICIE E BORDI. INOLTRE LE SUPERFICI A VISTA LUCIDATE O FIAMMATE E LEVIGATE MECCANICAMENTE SONO TRATTATE CON PROTETTIVO ANTIMACCHIA, DA RINNOVARE PERIODICAMENTE IL TRATTAMENTO IMPERMEABILIZZANTE.



7. ACCIAO INOX

Acciaio inox 18/10 (dove 18 indica la percentuale di cromo e 10 quella di nichel), è il materiale per eccellenza delle cucine professionali. I piani di lavoro sono composti da una struttura interna idrorepellente in particelle di legno. Acciaio inossidabile, non arrugginisce se esposto agli agenti atmosferici, grazie all’alta percentuale di cromo che ossidandosi a contatto con l’ossigeno, si trasforma in ossido di cromo aderendo alla superficie e impedendone l’ulteriore ossidazione. 

Pro: usato nelle cucine professionali, grazie alla finitura liscia e non porosa ostacola l’adesione e la sopravvivenza di batteri e di altri microrganismi .

Contro: Facilmente soggetto a graffi , impronte e ammaccature.

CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE:

Caratteristica del piano in acciaio è che nell’uso quotidiano possa rigarsi facilmente. Evitare di trascinare oggetti sul piano, e di utilizzare pagliette metalliche, spugne , sostanze abrasive e detersivi in polvere. Non utilizzare detergenti acidi o abrasivi (acido muriatico, candeggina, decalcificanti ecc.) perché possono attaccare la composizione dell’acciaio macchiandolo e/o ossidandolo irreparabilmente. Evitare di appoggiare per lungo tempo anche oggetti ferrosi (griglie, forbici, barattoli ecc.) perché soprattutto se bagnati potrebbero causare la formazione di macchie di ruggine di difficile asportazione.

Per macchie ostinate quali calcare, sostanze grasse etc. usare aceto bianco caldo o alcool denaturato, risciacquare abbondantemente e asciugare con un panno morbido. Se l’acciaio dopo qualche tempo si presenta opaco o con macchie particolarmente ostinate intervenire con detergenti o creme specifiche per acciaio.

-Durante le operazioni di cottura evitare di far sporgere dal bordo del piano cottura tegami e pentole, per evitare surriscaldamenti e conseguente brunitura dell’acciaio del piano, dell’alzatina e dell’eventuale schienale.



9. TOP IN LEGNO

Un piano da cucina in legno può aggiungere calore e carattere alla tua cucina, creando un ambiente naturale ed elegante.

I top in legno impiallacciati sono realizzati con pannelli in fibra di particelle legno-cellulosiche, di spessore variabile e impiallicciato esternamente

L’origine naturale del prodotto puo’ causare modifiche del suo aspetto, caratteristica che lo rende tanto piu’ prezioso e unico quanto piu’ mostrerà i segni del tempo.

I piani in legno massello, sono trattati con vernici all'acqua, oli naturali e protettivo acrilico, in modo da renderlo adatto ai piani top. Sono ricavati da tavole da listoni di legno massello giuntati tra loro. Il Top di gamma è realizzato da legni proveniente da recuperi di antica edilizia, opportunamente trattati e ogni nodo e spaccatura opportunamente stuccata a mano dopo un’accurata spazzolatura, e infine trattato. E’ consigliato l’utilizzo solo per la realizzazione di banconi, piani isola o penisola.

Pro: Caldo, naturale e di grande effetto estetico.

Contro: Richiede cura e manutenzione costante.

- Soggetto a graffi, tende ad assorbire liquidi creando aloni e macchie

- Particolarmente sensibile al calore e all’umidità tende per questo a deformarsi

CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE:

Evitare di trascinare sul piano utensili e oggetti vari, poiché possono rigare la superficie. Evitare l’uso di pagliette metalliche, sostanze abrasive e detersivi in polvere. Trattandosi di legno, il piano impiallacciato è particolarmente sensibile all’acqua e al vapore quindi asciugare immediatamente qualsiasi deposito di liquido per evitare macchie, decolorazioni o assorbimenti. Si consiglia di pulire il piano sempre a macchia fresca con un panno morbido. Per una pulizia piu’ profonda, utilizzare un panno imbevuto con detersivo per vetri, seguendo la direzione delle venature per pulire anche i pori piu’ piccoli. Non usare acetone, cloro, e detergenti aggressivi.

Particolarmente sensibile al calore e all’umidità, se ne sconsiglia il posizionamento vicino a lavelli e fornelli, evitare anche l’esposizione diretta ai raggi del sole, per ritardare il processo di variazione di colore che il legno puo’ subire nel tempo.




Consigli finali:

Per chi vuole una soluzione ad un costo accessibile: Laminato o HPL.

Per chi cerca estetica e resistenza: Pietre sinterizzate o conglomerati di quarzo.

Per cucine moderne e professionali: Acciaio inox o gres porcellanato.

Per chi ama il design: Resine acriliche o Fenix.

Per chi ama un design naturale, caldo e accogliente: Top in legno.

Per chi ama la bellezza naturale e l’unicità dei materiali: Marmo o Granito

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